“Troppo intelligenti per essere felici? La plusdotazione intellettiva: riconoscerla, comprenderla, conviverci” di Jeanne Siaud-Facchin.Recensione di Michele Sabatini
“Troppo intelligenti per essere felici? La plusdotazione intellettiva: riconoscerla, comprenderla, conviverci”
diJeanne Siaud-Facchin
Recensione a cura di Michele Sabatini
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“Troppo intelligenti per essere felici?” è il celeberrimo saggio della psicologa francese Jeanne
Siaud-Facchin qui riproposto in edizione economica da Rizzoli. Come promesso nel sottotitolo “La
plusdotazione intellettiva: riconoscerla, comprenderla, conviverci” il libro cerca di dare risposte
o per lo meno di indagare il mondo dei cosiddetti “superintelligenti”.
La scuola, una noia. Amici, pochi. Amori, ancora meno. E genitori con aspettative altissime, oltre a un
continuo, estenuante interrogarsi che può generare sofferenze e derive esistenziali. È la vita dei
"plusdotati intellettivi", per i quali l'intelligenza, anziché un dono, può essere un peso da portare.
Come può un'intelligenza sopra la media essere un peso da portare anziché un dono di cui essere fieri?
Com'è possibile che ostacoli, anziché favorire, la nostra felicità? E come invece possiamo sfruttare al
massimo il nostro pensare e sentire fuori dal comune? L'autrice, si occupa per la prima volta della
plusdotazione intellettiva degli adulti: una condizione quasi impossibile da diagnosticare, e che
riguarda in realtà un numero altissimo di persone. Caratteristica peculiare di questa condizione, oltre
all'iperattività cerebrale, è l'ipersensibilità emotiva – e quindi nervosismo, tendenza alla depressione,
empatia eccessiva, amplificata reattività emotiva.
In questo libro Jeanne Siaud-Facchin, celebre psicologa francese che studia da anni il fenomeno, dopo
aver analizzato la condizione degli adulti "superintelligenti" – un numero altissimo di persone, in una
situazione quasi impossibile da diagnosticare –, ne affronta una per una le caratteristiche peculiari e
fornisce i consigli per invertire la rotta e "fare pace" con il proprio cervello, imparando a utilizzare
l'intelligenza come una risorsa e la (spesso eccessiva) sensibilità per sviluppare la creatività.
L'intelligenza è una grandissima forza, certo, ma anche un continuo, estenuante interrogarsi che può
generare sofferenze, incomprensioni, derive esistenziali. "Strani rapporti – ha scritto Maurice Blanchot
– l'estremo pensiero e l'estrema sofferenza aprono forse il medesimo orizzonte? Forse soffrire è, in
definitiva, pensare?"
Jeanne Siaud-Facchin è una celebre psicologa francese, docente e conferenziera. Fondatrice dei
centri di consulenza psicologica integrativa Cogito ‘Z’, diffusi in tutta la Francia, è autrice di numerosi
libri, tradotti in tutto il mondo, anche in Italia, dove Rizzoli nel 2016 ha pubblicato il suo “Troppo
intelligenti per essere felici?”.
SCHEDA LIBRO
Titolo: Troppo intelligenti per essere felici?
Autore: Jeanne Siaud-Facchin
Editore: Rizzoli
Anno edizione: 2019
Pagine: 322 p.
ISBN: 9788817143486
Prezzo: € 13,00