“La mia storia per DEA” di Debora Lerin
Mi chiamo Debora Lerin nata a Verona il 25 maggio 1972. Sono una mamma imperfetta ma che mette il cuore davanti ad ogni scelta per la propria famiglia e per l’intera Comunità. Ho due figli “maschi” in età adolescenziale (11 e 15 anni) e sono come tante mamme che si impegnano di conciliare al meglio ogni attività, necessità dei figli, sport, riunioni e lavoro contemporaneamente accorgendosi, quotidianamente, che solo Wonder Woman aveva poteri per riuscirci alla perfezione! I miei figli hanno una mamma impegnativa che pone sempre l’attenzione al lato femminile per cercare di accrescere la loro sensibilità e sono certa di fare un buon lavoro…ma probabilmente loro non sono della stessa opinione.
La mia libertà, è emersa in un momento particolarmente difficile della mia vita perché sono stata indotta a fare una scelta importante: ho lasciato il lavoro per accudire i bambini. Per non demotivarmi alla vita casalinga, che poco si addice al mio temperamento, mi sono inventata di intervistare, per un giornalino mensile locale, una donna del Paese. Ho intervistato 40 donne, ognuna con la sua storia da raccontare. Ho incontrato donne meravigliose che avevano piacere di raccontarsi e in ogni intervista ognuna di loro entrava in empatia con grande sensibilità. Scrivevo delle loro vita, dei loro talenti delle loro passioni e tutte loro entravano nelle case dei lupatotini creando l’aspettativa per il mese successivo. Nel momento in cui mi sono accorta di essere uno strumento utile per raccontare di ognuna di loro, ho costituito la prima associazione di genere femminile del territorio Rosalupo per poter aggregare donne in una rete di incontri culturali e di relazioni atte a costruire un futuro di consapevolezze, condividendo emozioni pensieri e affinità personali. Rosalupo è il nome di un fiore dai 5 petali rosa, nato sulle rive di un fiume in Texas e reso simbolo della città per esprimere la lotta per la sopravivenza. Si narra che in origine fosse un fiore bianco, ma che, a causa delle guerre e le lotte di potere, il sangue versato nel fiume lo avesse colorato di rosa. L’associazione rappresenta il valore del rispetto reciproco e fu il primo approccio di aggregazione femminile e di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Nel 2016 sono entrata in politica, rappresento una lista civica e sono tutt’ora Assessore all’istruzione, infanzia adolescenza pari opportunità e comunicazione presso il comune di residenza. Questa esperienza mi arricchisce ogni giorno perché sono sempre più convinta che la politica abbia bisogno della prospettiva femminile per costruire una società migliore. La lotta contro la discriminazione legata alla differenza di genere deve necessariamente passare attraverso la partecipazione politica con la rappresentanza delle donne. Quindi ho deciso di investire nel futuro di tutte noi e migliorare non solo la condizione femminile, ma anche la partecipazione attiva e democratica dei minori realizzando il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi.
Ho uno spiccato spirito sociale, amo la compagnia il cinema e il teatro, mi piace l’ironia e la leggerezza pur riconoscendo la serietà del periodo che ci circonda. Ho scelto la politica perché sono dell’idea che sia la più alta forma di servizio verso gli altri e con gratitudine e umiltà cerco di diffondere il senso civico della democrazia quando mi è possibile.
Mi appassiono alle cose che faccio e mi ci dedico con grande impegno affinché le persone possano trovare le risposte che cercano e con l’augurio di aver portato un, seppur piccolo, cambiamento positivo. Fin da quando ero bambina dicevo sempre che da grande volevo cambiare il mondo, seppure oggi ho la consapevolezza di aver avuto ambizioni troppo elevate, sono anche certa di aver vissuto per riuscirci anche solo di un pochino.