“Orgoglio e pregiudizi. Il risveglio delle donne ai tempi di Trump” di Tiziana Ferrario a cura di Francesca Scillitani
Partiamo dal titolo, ‘Orgoglio e pregiudizi’, che rimanda immediatamente al romanzo ottocentesco della sempre attualissima Jane Austen: è una dichiarazione di intenti dell’autrice che, attraverso un viaggio negli States, ci porta a scoprire i preconcetti e gli stereotipi che devono affrontare le donne d’oggi e che ‘accompagnano la vita delle donne sin da bambine’.
L’occasione è la corsa alle presidenziali USA ‘ai tempi di Trump’, seguita dalla Ferrario in presa diretta; è il racconto di un risveglio e della nascita di un movimento che ha l’intento di riaffermare l’orgoglio di essere donna proprio quando i diritti fondamentali e le conquiste fatte sembrano messe in pericolo.
E’ un grande affresco della condizione della donna negli Stati Uniti d’America (il Paese più progressista al mondo ma dove un meccanismo di conta di voti consente ad un misogino di diventare Presidente), e un racconto di cosa si stia facendo, di concreto, per cambiare la mentalità e la cultura machista e patriarcale.
La vicenda di Illary Clinton, prima donna a candidarsi alla più alta carica degli Stati Uniti d’America, insultata, sbeffeggiata e vittima di pesanti insinuazioni durante la campagna elettorale da parte del suo avversario politico, Donald Trump, mi ricorda la storia di Giovanna ‘la pazza’. Figlia di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, Regina di Spagna per diritto di nascita, Giovanna viene tradita prima dal marito, poi dal padre e addirittura dal figlio, accusata di pazzia e segregata per molti decenni: a quanto pare, dopo oltre mezzo millennio, il modo migliore per escludere una donna dalla scena politica è denigrarla, accusarla, insultarla, tradirla.
Con sguardo partecipe, la Ferrario ci accompagna attraverso le tante storie, gli incontri con donne straordinarie che sono riuscite a sovvertire la mala sorte o condizioni iniziali sfovorevoli e hanno vinto la loro personale battaglia. E anche quando non vincono, come Hillary, anche se non sono riuscite a sfondare il soffitto di cristallo, hanno lasciato un segno, hanno risvegliato l’orgoglio di essere donne e sono state fonte di ispirazione per altre donne.
Potente e suggestiva è l’immagine che la Ferrario ci consegna della Fearless girl, la ragazza senza paura, una piccola bambina di bronzo che con un leggero sorriso e i pugni sui fianchi sfida il toro recalciltrante di Wall Street posto di fronte: la piccolo statua si è trasformata in un’icona di resistenza e di coraggio. Commovente e intima la storia di violenza subìta da una ragazza americana durante gli anni del College ad opera di un compagno di studi, che ovviamente se l’è cavata con una pena irrisoria perchè lei ‘se l’è cercata’. E tante altre storie di perseveranza e passione, resistenza e determinazione, tenacia e coraggio, come quella che ha reso Serena Williams la più forte giocatrice di tennis al mondo.
Educazione, istruzione, inclusione, accettazione della diversità, abbattimento dei gap di genere, anche nei salari: in una parola: cambiamento o meglio rivoluzione culturale. E’ ciò che serve per superare il guado, per costruire una società più equa in cui ciascuno, uomo o donna, possa far sentire la propria voce. Una rivoluzione che parte dalle piccole cose, dai gesti di ogni giorno. Parte, secondo l’autrice, dalle madri, dagli insegnanti, dai manager delle aziende, da chi ha responsabilità politiche o sociali, parte dalle famiglie, vero cuore della nostra società. Ciascuno di noi può fare la propria parte. La battaglia non è persa, ma la strada è ancora lunga. E’ necessaria una sorellanza tra donne, una rete capace di contenere gli urti, di proteggere, di aiutare a sviluppare capacità.
Un libro speciale, evocativo, quasi visionario, che mette il dito nelle piaghe della nostra società, ne evidenzia i difetti e le distorsioni attraverso statistiche scoraggianti, ma che cerca e trova il buono, il ben fatto, ciò da cui si può partire per costruire e migliorare. Credo che gli esempi siano il modo più efficace per veicolare messaggi, e la Ferrario ci riesce in pieno.